Il 24 aprile sarà il primo anniversario del crollo di Rana Plaza a Dacca in Bangladesh, dove persero la vita millecentotrentatré operai del settore tessile. Nasce da qui una campagna internazionale con l’intento di lanciare un forte e chiaro messaggio di giustizia e di valorizzazione della moda equa e solidale: Fashion Day Revolution.

Fashion Day RevolutionCampagna ideata da Carry Somers, pioniera del fair trade, Fashion Day Revolution pone una sola domanda a tutti: “Chi ha fatto i tuoi vestiti?”. Per rispondere a questa domanda sarà sufficiente indossare gli abiti al rovescio, fotografarsi e poi condividere la foto sui social network con l’hashtag #InsideOut.

Esattamente un anno dopo, il 24 aprile 2014, tutto il mondo della moda, dai coltivatori di cotone ai lavoratori delle fabbriche, dai negozi di abbigliamento ai grandi marchi, attraverso il Fashion Day Revolution si riunirà per ricordare le vittime di Rana Plaza e allo stesso tempo per cercare di sensibilizzare le persone affinché acquisiscano una maggiore consapevolezza di quello che si cela dietro gli abiti che indossiamo quotidianamente; maggiore consapevolezza nel conoscere chi li ha realizzati, come e dove sono stati realizzati, i costi sostenuti per la produzione, le paghe dei lavoratori e le condizioni lavorative degli stessi.

Il Fashion Day Revolution è basato sulla convinzione che un nuovo modello economico basato sul consumo responsabile è possibile, promuovendo tutte le realtà che realizzano capi seguendo le linee guida dell’etica e del commercio equo e solidale.

E’ questo il messaggio che Fashion Day Revolution lancia nei 40 paesi che hanno aderito alla campagna; un messaggio che unisce tutti nella ricerca della giustizia e che vede la moda come fonte di cambiamento, a sostegno di tutti coloro che vogliono creare un sistema fondato su filiere trasparenti, etiche e giuste.

La campagna Fashion Day Revolution sarà presente anche in Italia grazie ad Altromercato, AltraQualità ed Equomercato, importanti brand del commercio equo, da sempre promotori e sostenitori della moda etica.