La tradizione di fare l’albero di Natale ha origini molto antiche. Scopriamo insieme il significato simbolico di questa usanza

L’albero di Natale è una delle tradizioni natalizie più diffuse al mondo. Si tratta in genere di un abete addobbato con luci, festoni, palline o altre decorazioni che si espone in tutte le case solitamente l’8 dicembre. Anche prima della nascita del cristianesimo, l’albero, in tutte le culture, è sempre stato simbolo di vita e rinascita. Vediamo perché questa usanza così importante sopravvive nei secoli.

Abeti sempreverdi per l’albero di Natale sono simbolo di lunga vita

Simbolo legato alle celebrazioni del solstizio d’inverno, l’albero compare in numerose usanze e riti pagani. È presente, ad esempio, nell’antica religione di Canaan dove gli alberi erano un simbolo sacro. Nella Bibbia si parla delle “querce di Mamre”, boschetti sacri posti in cima a certe alture. Solitamente gli alberi di Natale che vengono addobbati sono abeti. La tradizione arriva dall’epoca dei Druidi, antichi sacerdoti dei Celti. Essi consideravano gli abeti simbolo di lunga vita poiché rimanevano sempre verdi anche durante l’inverno. Li adornavano infatti durante la festa del solstizio d’inverno. Sempre in riferimento a questa festa, alcune popolazioni dell’Europa centronordica pagana usavano incendiare un albero, un pino o un abete, come rito propiziatorio. L’obiettivo era quello di illuminare le notti invernali.

La tradizione cristiana dell’albero di Natale

La tradizione dell'albero di Natale

Il 25 dicembre, giorno della nascita di Cristo, l’albero posto al centro del giardino dell’Eden diventa anche l’albero intorno al quale l’umanità ritrova il perdono. Non a caso venivano appese mele e ostie che indicano il sacrificio di Gesù che sconfigge e cancella il peccato. Nei secoli successivi, negli alberi di Natale, le ostie furono sostituite con dolci natalizi fatti in casa e si aggiunse anche la carta colorata, argentata o dorata, simbolo delle offerte dei Re magi d’Oriente. Nelle regioni tedesche, in cui era diffusa l’arte vetraria, si aggiunsero più tardi anche palline di vetro colorato, per dare luminosità all’albero.

Chi ha portato la tradizione dell’albero di Natale in Italia?

Solo dopo il Congresso di Vienna l’usanza inizia a diffondersi su larga scala. In Italia, la prima ad addobbare un albero di Natale fu la regina Margherita, nella seconda metà dell’Ottocento, e dopo di lei la moda si diffuse velocemente in tutto il paese. La tradizione dell’albero di Natale, così come molte altre tradizioni natalizie correlate, rimane oggi particolarmente sentita nell’Europa del nord. Nonostante sia ormai universalmente accettata anche nel mondo cattolico insieme alla tradizione del presepe. A riprova di ciò, arriva la tradizione introdotta solo durante il pontificato di Giovanni Paolo II di allestire un grande albero di Natale nel luogo cuore del cattolicesimo mondiale, piazza San Pietro a Roma.

Qualche curiosità e credenze popolari
  • Si dice che l’usanza di decorare l’albero di Natale sia iniziata con Martin Lutero, il quale era solito addobbare un albero con candeline accese;
  • L’abete Nordmann è considerato il “capo” degli alberi di Natale;
  • Un tempo gli alberi di Natale erano appesi a testa in giù, dal soffitto delle case;
  • Gli abeti, utilizzati come alberi di Natale, impiegano circa 7 anni per raggiungere la loro altezza;
  • Gli alberi di Natale artificiali sono nati in Germania.