Non è solo un regista, non solo uno sceneggiatore, non solo un direttore artistico. Potremmo definirlo un tuttofare della macchina da presa, a ragion veduta. Il suo nome è Fabrizio Azzellini, da Roma.
Nato nel 1981, è un individuo eccezionale. Cresciuto con la passione per la musica e l’arte, la carriera di Fabrizio ha inizio in America, a New York, dove studia alla New York Film Academy, la scuola di regia di Robert De Niro.
Dopo aver completato gli studi torna in Italia dove scrive un film contro la violenza sulle donne. Fabrizio Azzellini si mostra come uno sceneggiatore visionario e psicologico, completamente immerso nel suo lavoro di regista. Un regista meticoloso, che come Pasolini prende i suoi attori e le sue attrici direttamente dalla strada.
Tanti progetti in corso di lavorazione per lui, che sta lavorando con Frank Miller al Fashion “Movie Alterego” per il marchio Alter, per la stilista Sabrina Attiani per il suo nuovo fashion movie “the circle” in uscita nel 2011. Fabrizio Azzellini si occupa anche di musica: ha diretto Giuseppe Tomasello nel suo ultimo video musicale, Marko Carbone, cantante emergente del Sanremo 2011, e il gruppo DSP (Digital Sound Paradise). Attualmente vive e lavora tra New York, Roma e Shanghai.
Ma conosciamo meglio Fabrizio Azzellini tramite le sue stesse parole.
Allora Fabrizio, da quanto tempo fai il regista?
E’ un domandone, Ora sono circa sette anni che studio e lavoro nell’ambito della comunicazione visiva, ma l’academy americana mi ha battezzato Film Director non molto tempo fa e come mi dicevano i miei professori “sarà il pubblico a chiamarti regista, il tuo team continuerà sempre a chiamarti per nome!”.
Come nasce la passione per questo lavoro?
Non è solo una passione per me, è molto di più! Ho scolpito nella mente due momenti ben particolari della mia vita, dove mi è stato detto che non sarei mai stato nessuno, il primo al liceo, dove qualcuno mi imputava che non sarei mai stato in grado di arrivare da nessuna parte, e che questo mio modo di essere e di pensare non mi avrebbe mai aiutato, il mio esprimere concetti o opinioni, spesso anche sopra le righe, con un pizzico di fantasia, arricchito di immagini colorate e fantastici ologrammi non era idoneo.
Un altro momento che reputo cruciale nella mia crescita professionale ed artistica, di quelli che ti lasciano il segno e diventano la molla elastica della tua voglia di arrivare, fu circa quattro anni e mezzo fa quando due persone, per me fiabescamente, il gatto e la volpe, mi dissero che mai e poi mai in tutta la mia vita sarei riuscito a fare uno spot per la “televisione”. Beh oggi mi viene da sorridere, ma quelle parole continuano a darmi quel forte stimolo alla ricerca di nuovi oggetti da sceneggiare e mettere in pellicola.
Il regista che ti ha ispirato?
Intanto la mia ispirazione viene da un immenso amore per la filosofia e la storia, che devo molto alla mia professoressa del liceo e auguro ad ogni ragazzo di poter approcciare la materia nello stesso modo in cui è capitato a me; la filosofia mi ha aperto la mente e mi contorco spesso su ragionamenti, spazio da epoche in epoche in modo da riuscire a mettere sempre sul piatto per il pubblico una varietà di ingredienti interessanti.
I registi a cui mi ispiro sono 2: per quanto riguarda la fotografia e gli effetti che ne scaturisce, mi piace molto lo stile di David Fincher (Seven, Fight Club, Zodiac, Il curioso caso di Benjamin Button), mentre per quanto riguarda un genere di storia e di film, forse perché ho avuto il piacere di seguire alcune sue session e vederlo all’opera da vicino, Guy Ritchie (Lock&Stock, Snatch).
Film/ corti all’attivo?
Negli Usa è uscito nei cinema imax di New york il 28 Agosto 2009 prima della proiezione di alcune pellicole il mio short movie LoveTrip in an Elevator, altri short film all’attivo sono Rume e Falling in love, ho partecipato alla realizzazione di una puntata della serie Mr Monk e sono stato nel backstage degli effetti visivi dello spot blackberry U2 love blackberry. Questo il mio bagaglio post NYFA (New York Film Academy). Tornato in Italia ho iniziato una collaborazione con una casa di produzione di Milano che si occupa prevalentemente di spot pubblicitari. In Italia ho anche realizzato il videoclip dei DigitalSoundParadise “il Tempo Passa” vincitori del concorso musicale di Francesco Facchinetti, Giuseppe Tomasello e Marko Carbone e realizzato grazie al supporto della d-vision per le attrezzature cinematografiche lo short film “Non Ho Paura” alla mostra del cinema di Venezia 2010. Poi l’avventura in Cina dove ho realizzato 3 fashion movie, uno per il brand internazionale Alter. Di nuovo in Italia per le riprese di 4 altri fashion movie per la stilista Sabrina Attiani. Oggi dopo altri 2 mesi a New York per interviste sulla moda in Cina e la sua evoluzione, sto realizzando la sceneggiatura di un lungometraggio e preparandomi a girare un videoclip musicale per una notorietà nel nostro panorama musicale.