Sono passati più di 30 anni da quando venne realizzata la prima applicazione tecnologica inglobata nell’arredo domestico, che diede vita ad una nuova era, quella della domotica, comunemente definita “scienza che si occupa di realizzare tecnologie in grado di migliorare la qualità della vita all’interno dell’abitazione”.
Di domotica si iniziò a parlare nei primi anni ’80, soprattutto nelle fiere dedicate all’elettronica, ma solo in pochi avrebbero potuto sperimentarla nella realtà di tutti i giorni…
L’inarrestabile progresso tecnologico nel settore elettrico ed elettronico ha contributo, poi, a ridurre i prezzi dei componenti e degli impianti, nel frattempo perfezionatisi, ed ha conseguentemente fatto innalzare la domanda, oggi giunta a livelli decisamente importanti.
L’Italia, sebbene non sia compresa tra le nazioni più tecnologiche, ha assistito ad un considerevole incremento dell’interesse nel settore della domotica. Secondo Assodomotica, associazione che si occupa di divulgare la cultura della tecnologia utilizzata in casa, il mercato italiano si manterrà intorno ad una crescita costante del 30% nei prossimi anni. Purtroppo, l’Italia sente il peso della distinzione tra nord e sud: si tenga conto che al nord la percentuale di abitazioni di nuovissima generazione si assesta intorno al 78%, mentre al sud scende drasticamente all’11%.
Ma cosa consente di fare oggi la domotica?
Nei suoi primi anni di vita, gli operatori del settore erano orientati al controllo ed alla regolazione di aspetti che, oggi, definiremmo secondari, come illuminazione e riscaldamento; certamente nessuno poteva pensare che si sarebbe potuti arrivare a controllare l’intera casa da uno smartphone, a distanza di migliaia e migliaia di chilometri.
Il moderno concetto di casa intelligente mette a disposizione degli utenti non solo gli impianti tradizionali, ma anche apparecchiature e sistemi che… si auto-controllano. E’ il caso del cd. building automation, che permette la gestione controllata, per mezzo di computer ed impianti altamente tecnologici, della casa, al fine di migliorarne la gestione e la vivibilità. In una abitazione tecnologica tutto può essere controllato, modificato e monitorato per mezzo di tablet o smartphone, e non per forza dall’interno della casa. Anche se dovessimo trovarci dall’altra parte dell’emisfero, potremmo sempre accedere alle nostre webcam (connesse 24h su 24 tramite wi-fi) e controllare che sia tutto in ordine. Se stiamo rientrando a casa in inverno e fa molto freddo, potremmo accedere al sistema di riscaldamento ed accenderlo in tempo, così da trovare un ambiente caldo al nostro arrivo. Ma le funzioni non si fermano qui…
E’ possibile controllare, in qualsiasi momento, il consumo energetico della casa o dei singoli elettrodomestici, oppure controllare quanta energia ha accumulato il sistema di pannelli solari che abbiamo installato sul tetto o, ancora, abbassare le luci e rendere l’ambiente più soft, magari per gustarci dell’ottimo vino davanti al calore del camino.
E se volessimo ascoltare l’ultimo successo musicale del nostro cantante preferito? Basterà collegare lo smartphone all’impianto audio e la musica si irradierà in tutta la casa.
Oltre al dilettevole, la domotica guarda costantemente anche all’utile: sensori di rilevamento del gas o del fumo permettono di tenere sotto controllo i parametri vitali ed evitare incidenti domestici. In caso di guasto di un componente o di segnalazione di un disservizio, parte la teleassistenza, che consente risparmi di tempo (e denaro) non trascurabili.
Anche la Apple ha dichiarato i suoi interessi nel campo della domotica, introducendo l’homekit, che è parte integrante di iOS 8 e consente di controllare i dispositivi “smart”, integrati nell’abitazione, semplicemente dal proprio iPhone o iPad. E’ un sistema innovativo per la casa di Cupertino: esso sfrutta i comandi vocali ed è compatibile con dispositivi, sempre con tecnologia homekit, prodotti da altre marche.
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