Lontani i tempi in cui il “dufflecoat” vestiva la Royal Navy. Oggi il Montgomery – capotto casual con alamari e cappuccio – si “veste” di nuovo e sceglie come materiali soft fleece o tessuto a treccia.
Risultato? Un capospalla che conquista il guardaroba invernale.
Cappuccio abbottonabile ed allacciatura frontale con alamari di corda che si inseriscono in asole di corda o pelle sono da sempre i tratti caratteristici del Montgomery, il cui ingresso nella moda maschile passa dal guardaroba della marina inglese.
La Royal Navy lo introdusse infatti nelle dotazioni dei suoi uomini che, grazie al panno pesante in cui veniva realizzato e al cappuccio, potevano proteggersi con maggior efficacia da vento e temperature rigide.
A sdoganare la sua anima sportiva e la sua estetica casual, più che il generale britannico Bernard Law Montgomery, furono però gli intellettuali degli anni ’50 che ne fecero una divisa nei classici colori blu scuro e beige.
Dai fifties ad oggi l’originario “dufflecoat” ha conosciuto restyling progressivi culminati negli anni ’90 che lo riproposero in mille varianti colore sia al maschile che al femminile.
Ed oggi? Il Montgomery torna nuovamente alla ribalta anche della collezione autunno inverno 2012-2013 di Capobianco che lo reinventa a partire dal materiale: via libera al soft fleece 100% cotone con dettagli in lana/cashmere e imbottitura antifreddo o al soft knit a treccia interamente foderato con dettagli in lana/cashmere.
Anche i colori del Montgomery Capobianco si aggiornano, pur mantenendo la loro anima più classica: cammello, navy, grigio metallo e antracite per la versione in soft fleece con divagazioni camoscio e rosso per quella a “treccia”.
Lunghezze, cappuccio ed alamari rimangono invece delle certezze anche per il XXI secolo.
Prezzo suggerito:
- Capobianco – Montgomery soft fleece: 498 euro
- Capobianco – Montgomery knit treccia: 748 euro