Nel mio precedente articolo vi ho introdotto succintamente il concetto di auto elettrica, definendola come “innovazione nel mondo automobilistico che rispetta appieno l’ecosostenibilità ambientale“; oggi voglio parlare di innovazioni infrastrutturali.

Innovazioni infrastrutturali | Strada Ricarica Energia

Non utilizzando più il petrolio ed i suoi derivati quale combustibile, il motore elettrico non emette sostanze inquinanti nell’atmosfera. Purtroppo, però, non può dirsi del tutto ecosostenibile l’intero processo dal quale si ricava l’energia…

I sistemi automatizzati che consentono di immagazzinare energia dalle fonti naturali (vento, sole, acqua) sono ancora scarsamente utilizzati, anche se negli ultimi anni si è registrato un notevole incremento della domanda. Il punto dolente è e resta, quindi, il continuo sfruttamento delle fonti energetiche convenzionali (carbone, petrolio, gas, olio combustibile).

Per fortuna anche in questo campo sono stati presentati progetti innovativi di innovazioni infrastrutturali capaci di sfruttare meccanismi, sofisticati e non, per consentire alle auto elettriche (e non solo) il costante rifornimento energetico.

Innovazioni infrastrutturali | Strada Ricarica EnergiaEsistono, ad esempio, strade capaci di captare energia cinetica liberata dai veicoli in movimento, trasformandola in energia elettrica: il merito va ai cristalli piezoelettrici che sono in grado di generare una differenza di potenziale (e, quindi, di tensione elettrica) quando vengono deformati dalle ruote dei veicoli che vi transitano; ogni volta che un’auto percorre questo tipo di strada, i singoli cristalli generano corrente elettrica che viene poi accumulata. Un test condotto nel 2009 nello stato di Israele ha evidenziato che un singolo chilometro lineare di strada con cristalli piezoelettrici può produrre anche oltre 400 Kw di energia elettrica, utilizzabile per qualsiasi scopo.

Parlando di innovazioni infrastrutturali, in America si sta sperimentando da anni la “Solar Roadways”, una autostrada capace di  autogestirsi grazie a pannelli fotovoltaici cui sono collegati piccoli led affogati nell’asfalto; questo progetto consentirebbe, se applicato alla realtà di tutti i giorni, non solo la continua e costante illuminazione della sede stradale a costo zero, ma anche la possibilità di ricaricare le auto elettriche in apposite stazioni di servizio ove l’energia verrebbe convogliata.

Innovazioni infrastrutturali | SolaRoad, pista ciclabile ad Amsterdam

E’ della scorsa settimana la notizia che ad Amsterdam è stata posata, in tempi record, una pista ciclabile che converte luce solare in energia elettrica. Si tratta della “SolaRoad”, un progetto di notevole impatto ambientale nato da una organizzazione di ricerca indipendente, il cui scopo è incentivare la mobilità elettrica. In pratica, il meccanismo è simile al progetto della strada piezoelettrica, sebbene in questo caso i moduli di calcestruzzo presentino uno strato superiore trasparente in vetro temperato, sotto al quale si nascondono celle solari in silicio cristallino. Per il momento sono stati posati circa 100 metri di strada tecnologica, utili per consentire di monitorare costantemente la produzione di energia e valutare, così, il rapporto costi/benefici.

Innovazioni infrastrutturali | Il dosso Lybra

L’Italia non è esclusa dalle innovazioni infrastrutturali: una startup innovativa trentina, la “Underground Power”, ha ottenuto un consistente finanziamento da Unicredit per sviluppare il progetto Lybra, consistente in un dosso stradale artificiale capace di assorbire l’energia dai veicoli e trasformarla in corrente elettrica. Pensate che la struttura, realizzata all’inizio di questo anno e collocata presso il centro commerciale Auchan di Rescaldina, ha consentito di raccogliere già oltre tre milioni di euro. Un risultato, questo, che potrebbe sicuramente far ben sperare nel futuro delle infrastrutture tecnologiche.