Non inventiamo storie. Ne abbiamo tante vere da raccontare“. È con questo slogan che il Credito Cooperativo lancia la propria nuova campagna pubblicitaria fondata su storie vere, su racconti di vita vissuta dai soci e dai clienti delle BCC.

Banca di Credito Cooperativo

Il messaggio che traspare è chiaro, trasparente, diretto: le BCC sono banche differenti. E non è solo uno dei tanti slogan che di solito gli istituti bancari coniano per accaparrarsi clienti: il Credito Cooperativo, infatti, può fregiarsi di due caratteristiche uniche come la biodiversità di un sistema di banche locali diffuse su tutto il territorio nazionale e la centralità della persona, che le BCC hanno nei loro statuti.

Banca di Credito CooperativoIn che modo questo messaggio viene veicolato? Attraverso una comunicazione efficace basata su racconti inediti postati sul sito cisiamobcc.it, una sorta di marketing narrativo. Ogni storia, esperienza narrata fa emergere un dato incontrovertibile: le BCC rappresentano la diversità rispetto al mondo del credito percepito.

Come dicevamo pocanzi, protagonisti di questi racconti sono proprio i piccoli soci e clienti delle BCC; da loro arrivano storie familiari, aziendali, sociali. Storie di vita vissute anche grazie al supporto del Credito Cooperativo.

Uno storytelling finalmente vero, reale, che si compone di tante storie tutte diverse, tutte ugualmente interessanti. Tra queste, vorrei raccontarvi la storia di Gianluca e Stefano, fondatori della Cooperativa Arché, che hanno ideato e costruito una barca a vela accessibile per i disabili.

Tramite il loro progetto, i ragazzi disabili possono trascorrere una giornata in barca a vela e partecipare alla vita della barca non solo come passeggeri, ma svolgendo le manovre come skipper, timonieri e marinai.

L’emozione e l’adrenalina delle vele spiegate al vento, il contatto con la natura, il lavoro in team: con l’intuizione di Gianluca e Stefano, le persone disabili possono ora svolgere un’attività ludica per il puro piacere di farlo. Tutto questo grazie anche all’aiuto della BCC, che ha finanziato il progetto ed ha concretamente dimostrato il valore che solidarietà ha per l’istituto.

È una storia come tante, è una storia targata BCC.

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