Una festa significativa per gli abitanti di Milano e non solo: il celebre Vescovo Sant’Ambrogio fu un grande oratore sempre in difesa dei fedeli e delle donne

Il 7 dicembre è un giorno molto importante per Milano, che celebra il ricordo del Patrono Sant’Ambrogio. Una festa sentita, molto significativa, che neanche quest’anno particolare riuscirà a spegnere. Ma sono tante le curiosità che non si conoscono su questo Santo: scopriamo le più importanti.

Sant’Ambrogio: da magistrato a Vescovo

Sant’Ambrogio
Sant’Ambrogio

Ambrogio nacque a Treviri, Germania, nel 339 (o 340) da una famiglia benestante. Scelse la carriera di magistrato per seguire le orme del padre e così, alla giovane età di 30 anni, divenne Console di Milano, allora Capitale dell’Impero. Il 7 dicembre del 374, in una delle chiese della città dove stavano discutendo animatamente sul nome del successore del vescovo, egli decise di parlare ad un pubblico di presbiteri, laici, vecchi, giovani, cattolici e ariani per riportare ordine. Il suo discorso riuscì a toccare il cuore di tutti, tanto che dalla folla si levò il grido “Ambrogio Vescovo!”, con sua totale meraviglia. Inizialmente non volle accettare la carica perché a digiuno di nozioni di teologia, ma Re Valentiniano lo incoraggiò a svolgere l’ufficio. Allora non ci furono più dubbi: il magistrato divenne Vescovo della città.

Introdusse il canto nelle funzioni cattoliche, fu un grande oratore dedito ai poveri e ai fedeli

Nonostante la poca esperienza, in brevissimo tempo Sant’Ambrogio divenne uno dei più celebri oratori che la Chiesa cristiana ricordi. Le sue parole furono una guida significativa per la Chiesa di Milano e per i suoi fedeli. Una importante curiosità sul Santo è l’introduzione del canto nella liturgia: fu proprio il Vescovo, nel 386, a introdurre i canti non derivanti dai salmi nella liturgia della Chiesa. Un altro importante elemento caratterizzante della vita di Sant’Ambrogio è il distacco dai suoi averi e dalla sua vita di ricchezza. Tutti i suoi averi li portò in dono ai poveri e la sua vita si volse all’insegna dello studio, della carità e della semplicità. Caratteristiche che lo resero grande agli occhi dei cittadini.

Sempre in aiuto delle donne e dei poveri

Al suo tempo la Chiesa era mossa da continui tumulti e scontri per turbolenze dottrinali. Un giorno, alcuni soldati nordici arrivarono in città per diffondere panico tra il popolo. In una delle razzie, sequestrarono uomini, donne e bambini, i più poveri della città. Sant’Ambrogio, senza alcuna esitazione, pur di salvarli scelse i beni di una chiesa per pagare il loro riscatto. “Se la Chiesa ha dell’oro non è per custodirlo, ma per donarlo a chi ne ha bisogno. Meglio conservare i calici vivi delle anime che quelli di metallo“. Questa la risposta del Santo alle critiche in merito al suo gesto.