L’avventura è cominciata lo scorso febbraio durante un’escursione alle Ten Thousand Islands in Florida. In quell’occasione espressi il desiderio ad un amico di fare un viaggio alle Galàpagos e, prima ancora che potessi attendere una sua riflessione, lui aveva già accettato. Partimmo poi a maggio.
Il mio amico ed io ci preparammo per il viaggio alle Galàpagos, per questi 10 giorni di avventure leggendo uno dei lavori principali scritto a proposito di queste fantastiche isole che hanno contribuito così tanto al pensiero di Charles Darwin nell’800 (mentre il collega di Darwin, Alfred Russell Wallace esplorava l’Africa sviluppando teorie simili).
Preparandoci in anticipo, ci siamo assicurati di documentare ogni dettaglio delle isole! La nostra lista di lettura includeva l’opera di Paul Stewart, Galàpagos, che tratta di una breve storia umana in un contesto geografico e naturale, una guida Lonely Planet sulle Galàpagos e, naturalmente, la Selezione Naturale di Darwin. Una porzione del lavoro di Darwin ha buttato le basi per i processi metacognitivi: l’evoluzione avviene in isolamento. Questa affermazione ha poi condotto alla seguente domanda: In che modo l’isolamento costituisce un fattore positivo per l’evoluzione? Le risposte sono venute a galla durante tutto il nostro viaggio alle Galàpagos.
Non appena giunti ad Isla Santa Cruz, abbiamo preso un bus che ci ha condotto ad un taxi acquatico, che ci ha poi portato a prendere un taxi di terra, con il quale ci siamo recati al nostro ferry per Isla Isabela. Tanto per cominciare, il nostro viaggio ha evoluto la nostra idea di turismo nelle Galàpagos. Dopo un intero giorno di viaggio (volo alle 8 del mattino da Guayaquil), siamo arrivati al nostro ostello ad Isabela. Era un posto rilassante in un ambiente naturale senza strade asfaltate. L’avventura del giorno successivo avrebbe delucidato cosa vide all’epoca Darwin a bordo del Beagle!
La nostra esplorazione ha incluso un’immersione con mante del Pacifico, pinguini e squali delle Galàpagos nei pressi dell’isola Tortuga, seguita da una pedalata in bici alle Mura del Pianto, una vecchia prigione. Durante il giro in bici, abbiamo intravisto la sula dalle zampe azzurre (noto uccello tropicale): adesso la mia vita è completa! Abbiamo compreso quanto fossero variegati i paesaggi e le zone acquatiche, e gli animali ci hanno fatto sentire i “brividi” della scoperta: stavamo camminando sulle orme di Charles Darwin!
Abbiamo subito svelato alcuni aspetti storici del viaggio epico di Darwin. Lo scienziato soggiornò nelle isole per sole 5 settimane e non era un buon memorizzatore di dati. Come è possibile che queste condizioni abbiano portato una delle più grandi menti alle sue teorie sulla selezione naturale?
Questo aspetto mi è sfuggito fino alla lettura della sua autobiografia: spiega infatti come uno dei benefici delle sue scarse condizioni di salute era quello di liberare la sua mente dalle “distrazioni della società e dal divertimento” e di indurlo a pensare ai cambiamenti. Darwin valutò infatti il cambiamento come “potere”.
Le isole Galàpagos hanno realmente svelato il significato del lavoro di Darwin: l’isolamento costituisce il carburante dell’evoluzione poiché gli animali e le piante vi si possono adattare senza troppe interferenze.