L’obesità infantile è un problema di notevole rilevanza sociale; il fenomeno è il risultato di un bilancio energetico positivo protratto nel tempo, corrispondente in pratica all’assunzione di più calorie di quante se ne consumino.
Poiché l’obesità infantile è uno dei problemi più frequenti in età pediatrica, è importante porre particolare attenzione alla sana alimentazione sin dalla culla. Il destino della taglia che indosseremo da grandi, infatti, è scritto nelle pappe dei primi anni di vita; in altre parole, quanto più ingrassiamo da piccoli, tanto più non riusciremo a mantenerci in forma da grandi.
Le cellule adipose si sviluppano, per numero e per grandezza, proprio da bambini, e quanto più le “nutriamo” in quest’età, tanto più esse cresceranno numerose e grandi, con scarsa possibilità di ridurne la presenza successivamente. In sostanza, per non essere in sovrappeso o obesi da grandi, bisogna non abusare del cibo da piccoli.
Il concetto appena illustrato pare essere poco diffuso tra i genitori dei Paesi occidentali, e l’Italia purtroppo non fa eccezione. Secondo l’International Obesity Task Force, nel mondo un bambino in età scolare su 10 è in sovrappeso o obeso. In termini assoluti, in Europa i bambini in sovrappeso sono circa 400.000 e gli obesi circa 85.000. In questo quadro l’Italia non vanta un’invidiabile posizione: il 14% dei bambini italiani tra 1 e 8 anni è sovrappeso, mentre si parla di obesità nel 12% dei casi. Estendendo la fascia di età considerata, in Italia circa un bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni ha seri problemi di obesità o sovrappeso.
Le cause dell’obesità infantile ancora una volta fanno riferimento ad un’alimentazione errata: mancanza di colazione o di colazione non adeguata, merenda troppo calorica, poco o nullo il consumo quotidiano di frutta e verdura.
Non solo: i piccoli fanno un’attività fisica troppo esigua, tanto che solo un bambino su 10 svolge un’attività fisica adeguata alla propria età. A ciò si aggiunge l’incapacità dei genitori di valutare in modo obiettivo questo fenomeno: quattro genitori su dieci non ritengono il figlio in sovrappeso.
“Mangiare sano e sentirsi in forma” recitava uno spot degli anni ’80: un claim che genitori e figli dovrebbero tenere sempre presente per evitare al proprio figlio la brutta diagnosi di obesità infantile.