Synsepalum dulcificum, anche conosciuto con il nome di frutto miracoloso, è una pianta della famiglia delle Sapotaceae, originaria dell’Africa occidentale, documentata per la prima volta nel 1725 da Chevalier des Marchais. Il frutto che se ne ricava è una bacca rossa, oblunga, con un unico seme, grande circa 2-3 cm.
Le proprietà della miracolina consistono nel trasformare i sapori amari in dolci. Le bacche rosse del Synsepalum dulcificum sono di per sé insapori, ma, se masticate e messe a contatto con la lingua, hanno la capacità di far avvertire come dolci tutti i sapori aspri, con un effetto dolcificante della durata dai 15 ai 60 minuti.
Come funziona il Synsepalum dulcificum è presto spiegato: il frutto contiene una sostanza chiamata glicoproteina – nominata miracolina – che ha la capacità di legarsi ai recettori del dolce. In condizioni neutre, né acide né alcaline, con la “bocca al riposo”, la miracolina sopprime l’attivazione dei recettori e questo spiega perché normalmente i frutti risultino avere un sapore insipido. Se però l’ambiente si modifica in acido, la miracolina “sovraccarica” le proteine dei recettori attivandole per rispondere in modo vigoroso al più piccolo segnale di sapore dolce.
Un grande vantaggio del Synsepalum dulcificum in campo medico potrebbe essere costituito dal fatto che, non essendo la proteina metabolizzata con l’azione dell’insulina, potrebbe essere una valida alternativa nei pazienti diabetici.
Tra gli anni ’60-’70 nacque una diatriba fra le multinazionali dei prodotti dolciari per l’utilizzo della bacca. Infine, la decisione della FDA (Food and Drug Administration) fu quella di bandire il frutto dal mercato, considerandolo persino nocivo per coloro che soffrono di diabete, nonostante tale pericolosità non sia stata ancora dimostrata a livello scientifico.
Sono ad oggi molti gli studi in campo medico per valutare l’utilizzo delle proprietà della bacca, come la sua efficacia nel mascherare sapori sgradevoli e aumentare l’appetibilità di determinati alimenti.
Pensiamo ai pazienti sottoposti a chemioterapia, per i quali sono comuni modifiche nella percezione dei sapori, anche di lunga durata, associati a cattiva nutrizione e riduzione della qualità della vita. Si è riscontrato come la miracolina migliori in effetti il gusto degli alimenti in questi pazienti, consentendo loro una migliore nutrizione.
Comprare la miracolina oggi è possibile anche su internet, anche se una scelta di questo tipo dovrebbe essere considerata con molta prudenza.
In Europa la miracolina non è molto conosciuta. In alcuni Paesi, come il Giappone, la miracolina è utilizzata come dolcificante ipocalorico, infatti la si può acquistare comunemente nei bar e nelle pasticcerie. Non solo, ma i ricercatori giapponesi sarebbero persino riusciti a mettere a punto un tipo di lattuga con gli stessi effetti della miracolina. Il tutto rientra nell’ambito di una disputa lunga: la sostituzione dello zucchero.
Ci vorrà ancora molto tempo per trovare una soluzione ideale. Intanto il dibattito rimane acceso…